Un pool di soggetti di varia estrazione (piccoli imprenditori, comuni cittadini ed ex calciatori) decide pertanto di rilevare il titolo sportivo della società 3B Porto, valido per partecipare alla Promozione 1994-1995, e di sfruttarlo per rifondare i biancorossi con la ragione sociale Mantova Calcio 1994. Alla presidenza arriva Romano Freddi. Nell’estate 1994 Mantova si ritrova così priva della propria maggiore società di calcio. Il rapporto col tecnico ex-interista si conclude qui: nel 1989-1990 gli subentra Gian Piero Ghio, che guida il Mantova al quinto posto nel proprio girone, guadagnando l’accesso alla Coppa Italia maggiore. A inizio campionato 1996-97 un mediocre rendimento costa il posto al tecnico Frutti, sostituito da Gianni Ragazzoni, che vince il girone e riporta il Mantova tra i professionisti. La strategia è vincente: il Mantova domina il proprio girone e approda in Serie C1 con un mese di anticipo sulla fine della stagione regolare e 10 punti di vantaggio sulla terza classificata. La squadra cambia volto e rimonta moltissime posizioni: a 4 gare dal termine è in zona play-off, con vantaggio di avere tre gare da giocare in casa. Inserita nel girone A, la squadra virgiliana lo vince con due punti di vantaggio sulla Vis San Prospero e si garantisce l’accesso al Campionato Nazionale Dilettanti per l’anno successivo.
La Serie C1 viene conquistata nel 1985-1986: il Mantova vince infatti ai calci di rigore lo spareggio contro l’Ospitaletto, disputato alla Galleana di Piacenza l’8 giugno 1986. In particolare si rivelano decisive le parate del portiere Nadir Brocchi. Siamo al 1966-1967. Il 1º giugno 1967 all’ultima giornata al Martelli scende l’Inter, una settimana dopo la sconfitta in finale di Coppa dei Campioni a Lisbona ed esce sconfitta anche dal Mantova perdendo lo scudetto. Lo scudetto va alla Juventus e i biancorossi finiscono a centro classifica. In vista del campionato 1992-1993 Grigolo (ormai pienamente in possesso della società) annuncia propositi ambiziosi: investe nella ristrutturazione dello stadio Martelli (ormai gravemente pericolante), acquista un pullman per la prima squadra e sposta la sede operativa del club nel centro della città. A Holly sono state dedicate alcune statue nel sobborgo di Yotsugi, alle porte di Tokyo, città natale dell’autore Yōichi Takahashi. Arrivano acquisti importanti e viene riscattato Graziani alle buste col Teramo. L’anno dopo la squadra riesce a salvarsi grazie anche alle prestazioni del difensore tedesco Karl-Heinz Schnellinger, prima maglia inter 2024 alle parate del giovane Dino Zoff e grazie al bomber Piero Avanzi nonche ex allenatore del San Lazzaro.
Castagnaro solleva Boninsegna dall’incarico di allenatore e al suo posto arriva il duo Benevelli-Bogoni. Leggermente meglio nel 1975-1976, con sesto posto finale. Nel corso della stagione al timone dirigenziale passa Romano Freddi: i biancorossi, nonostante un attacco superlativo (Frutti e Dri su tutti), si salvano nell’ultima partita grazie ad un 5-0 rifilato alla Cremonese. In questa stagione l’Unione Calcio Riccione milita nel campionato di Seconda Categoria, girone S, ma nel medio periodo l’obiettivo della società è salire di alcuni gradini. 2022 – Cambia denominazione in Unione Sportiva Pistoiese 1921 Società Sportiva Dilettantistica. La società torna alla vecchia denominazione: A.C. Mantova 1911. La nuova stagione, 2002-2003, parte bene, ma poi la squadra subisce una flessione e va in crisi di gioco e risultati. La società biancorossa viene dunque rifondata col nome di Nuova Associazione Calcio Mantova e mantiene la categoria di competenza. Questo portachiavi è personalizzabile singolarmente con il tuo nome e quello dei tuoi amici (a partire dai 100 pezzi).
Il 1977-1978 fu un buon anno: occorreva arrivare nei primi dodici per guadagnare l’accesso alla C1 per la ristrutturazione dei campionati, il Mantova si piazza al terzo posto. Il 1982-1983, il primo in Serie C2 nella storia del Mantova, è segnato da una crisi societaria: mentre sul campo la squadra si comporta abbastanza bene, centrando un terzo posto finale (inutile però ai fini della promozione), la situazione debitoria dell’Associazione Calcio Mantova si fa insostenibile. La vittoria nello scontro diretto contro il Chievo pare lanciare i virgiliani verso la promozione, ma una crisi di risultati nelle ultime giornate consente ai veronesi di effettuare il contro-sorpasso e accedere alla serie cadetta; il Mantova, ridotto a giocare gli spareggi, esce dalla corsa-promozione già in semifinale contro il Como, che vince per 2-1 l’andata e impatta per 0-0 al ritorno. Nello scontro decisivo i biancorossi perdono in casa 2-0 con la Sambenedettese e tutto è rimandato alla stagione successiva. La sconfitta interna nello scontro diretto con la Triestina (1-2) esclude però i biancorossi dai giochi promozione. Dopo la sconfitta casalinga 0-1 col Gubbio, Mario Cioli decide di vendere ad una cordata veronese composta da Andrea Fagnani, Alberto Castagnaro e Corrado Serato.
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